A.TE.PA.

Associazione Teatro della Parola

Le sacre rappresentazioni della Passione di Cristo a Caltanissetta vantano una tradizione secolare, con momenti di grande splendore e lunghi periodi di oblio. Le prime testimonianze risalgono al 1780, quando durante i quattro venerdì di Quaresima venivano messi in scena alcuni episodi della Passione, noti come Misteri. Queste rappresentazioni, curate dalla Confraternita della SS. Bambina (nota anche come Confraternita del Popolo), si svolgevano nell’ex Collegio dei Gesuiti e si basavano sul dramma sacro Il riscatto di Adamo nella morte di Gesù Cristo (1750) di Filippo Orioles.

Dopo un secolo di interruzione, la tradizione riemerse nel 1840, con una nuova rappresentazione della Passione nell’Oratorio di San Domenico, diretta da Francesco Acuto e don Calogero Restivo. Tra le scene proposte vi erano il Consiglio di Caifa e la Presa nell’orto, mentre la Crocifissione non veniva rappresentata per rispetto religioso. I costumi ricalcavano fedelmente quelli raffigurati in una grande tela (oggi perduta) della Chiesa di Santa Maria degli Angeli.

La Rinascita delle Sacre Rappresentazioni

Dopo un lungo periodo di oblio, la tradizione fu ripresa nel 1957 grazie a don Vincenzo Scuderi, che riportò in scena il Martorio nell’oratorio salesiano, utilizzando il testo dell’Orioles. In questa versione, la Crocifissione era rappresentata attraverso la statua snodabile del Cristo, ancora oggi custodita nella Chiesa del Sacro Cuore.

Fu in questa fase che la rappresentazione iniziò a essere chiamata “a Scinnenza”, termine derivato dal dialetto siciliano scinniri (“scendere”), riferito alla deposizione di Cristo dalla Croce.

Dal 1972 per circa trent’anni, la Compagnia teatrale dei “Discepoli”, diretta da Aldo Riggi, riportò in scena l’antica rappresentazione il Sabato Santo, utilizzando la suggestiva scalinata Agostino Lo Piano.

Dal 2000 al 2012, la tradizione è stata portata avanti dall’A.Te.Pa. (Associazione Teatro della Parola), sotto la direzione artistica di Sergio Forzato. Questa nuova fase segnò un importante cambiamento: il testo in prosa venne abbandonato a favore di un copione in continua evoluzione, arricchito ogni anno con nuove scene dal forte valore storico e spettacolare. Il racconto si estese agli ultimi giorni di vita di Gesù, includendo momenti salienti come l’Ultima Cena, il Pretorio di Pilato, la Corte di Erode, il Pentimento di Giuda e la Resurrezione.

Oggi, quella che i cittadini di Caltanissetta conoscono come “a Scinnenza” non è solo la rappresentazione della Deposizione di Cristo, ma un vero e proprio viaggio nella Passione, articolato in due giornate:

  • Lunedì Santo
  • Martedì Santo (con un corteo che coinvolge oltre 50 tra attori e figuranti)

L’intera città si mobilita per dare vita a un evento che fonde tradizione, fede e teatro, rendendo la Scinnenza uno dei momenti più attesi della Settimana Santa a Caltanissetta.